IL CALCIATORE DEL GIOVEDI'

Impossibile non riconoscerlo...

C’è una categoria di calciatori che il grande pubblico della tv non conosce. Una categoria nascosta, di cui si tratta spesso e volentieri nei discorsi pseudotecnici da spogliatoio, che mostra il meglio di sé quando le telecamere sono spente, o meglio, quando sono del tutto assenti: sto parlando della categoria dei giocatori del giovedì. Come è ben noto ai professionisti del settore, nella serie di allenamenti che conduce la squadra alla partita della domenica pomeriggio, il quinto giorno della settimana, proprio il giovedì, è dedicato all’ amichevole di famiglia, una partitella nella quale si “prendono le misure” per il match di campionato. Generalmente i ranghi sono contrapposti, un undici contro undici a tutto campo dove una squadra rappresenta il potenziale 11 titolare (non per forza), mentre l’altra è disposta dal punto di vista tattico come l’avversario che si affronterà di lì a 3 giorni*. Ed è proprio in quell’ora scarsa di gioco, in quell’intermezzo che assomiglia solo apparentemente ad una bozza di combattimento sportivo che il calciatore del giovedì sfodera le sue migliori performance: lui non ha un ruolo predefinito, può essere un portiere dalle parate impossibili a un metronomo di qualità del centrocampo, un attaccante letale piuttosto che un difensore abile nella costruzione del gioco. Eccelle per spirito d’iniziativa, sicurezza, qualità nelle giocate, voglia di allenarsi. A volte spavalderia. Il giovedì è la giornata perfetta per dimostrare il suo assoluto valore, distante quel tanto che basta dai timori e dalle ansie della domenica, vicino quel che conta alle giuste motivazioni e alla serenità che caratterizza gli animi spavaldi e senza paura. Lui bada al sodo con concretezza inaudita, sfoggia giocate di alto livello e sembra che corra a un numero di giri che l’intera squadra non riesce a sostenere. L’allenatore infatti è sempre impressionato dal suo lavoro: lo elogia nel caso giochi tra i titolari, rimane in silenzio quando sbeffeggia o sovrasta il titolare messo in difficoltà dalle sue giocate eccellenti. La sua presenza, che idealizzata in questa maniera può sembrare solo ironica e frutto di fantasia, è in realtà una concreta certezza in tutte le squadre. Ogni team ha dentro di se quel ragazzo dall’orologio psicologico sfasato, che per qualche motivo riesce a rendere al meglio solo quel giorno con qualsiasi condizione meteorologica. Le sue capacità fuori discussione emergono all’ennesima potenza, cosa che purtroppo non avviene la domenica, anzi. Durante la partita ufficiale, dopo aver dimostrato nei giorni precedenti di essere all’altezza, non riesce mai ad incidere come vorrebbe, la pressione gli gioca un brutto scherzo e spesso risulta fuori dal gioco o nella migliore delle ipotesi la sua performance risulta anonima, da 6 striminzito per non dire generoso. Il calciatore del giovedi è sempre sulla bocca di tutti solo dopo l’allenamento del giovedì. A volte è preso di mira dai più smaliziati con frasi tipo “Oh il giovedi sei sempre il migliore in campo…”, mentre quelli che non si capacitano ancora di ciò che è riuscito a fare si domandano “madonna come sta oggi…”. Il calciatore del giovedi è colui di cui tutti parlano benissimo ma che purtroppo non riesce ad esplodere. Il suo giudizio rimane sospeso in un sottobosco di opinioni positive, forse troppo, che non riescono a trovare conferma la domenica, giorno nel quale il ragazzo si ritrova a sbuffare in panchina o ad arrancare in campo. Attenzione però: il calciatore del giovedì non va confuso con il ben più visibile calciatore di mezza estate. Anche se le caratteristiche possono sembrare simili, quest’ultimo si differenzia dal primo per due semplici motivi: costui ha la capacità di impressionare pubblico e giornalisti nelle amichevoli ufficiali del calcio d’agosto (e ancor di più in quello di luglio) con la diretta conseguenza di poter cambiare radicalmente le valutazioni negative sul suo conto. Per questo motivo il calciatore del giovedì non gode di maggior fortuna ma rimane immerso in un limbo di opinioni dal quale difficilmente riesce ad uscire.

 

*per essere più precisi la partitella a ranghi contrapposti a volte è sostituita dalla partitella con una squadra giovanile o con una squadra di categoria inferiore.