Giunge ufficialmente al termine la mia esperienza da calciatore professionista.
Arrivo a questo momento come ho sempre desiderato: esausto e gratificato dei vent’ anni di lavoro non riassumibili in un post di poche righe.
Voglio ringraziare Deborah, la mia compagna di vita e le mie figlie Camilla Nicole ed Emily.
I miei genitori, Francesco e Dolores, per tutti i sacrifici che hanno fatto e per ciò che mi hanno insegnato.
Fulvio, il mio agente sportivo, per i suoi preziosi consigli.
Tutti coloro che hanno creduto nelle mie qualità umane e professionali.
Ci saranno tempi e modi diversi per descrivere più a fondo le sensazioni che ho provato, le persone che ho conosciuto, gli insegnamenti che ho ricevuto in tutti questi anni. E’ stato un percorso nel quale ho assaporato pagine tra le più entusiasmanti e le più deprimenti che mi potessero capitare.
Onorato di aver giocato per us plavis, montebelluna, treviso, lazio, viterbese, bari, reggina, siena, torino, palermo, alessandria. Orgoglioso di aver potuto indossare la maglia azzurra in qualche occasionale apparizione giovanile.
Le emozioni sono le uniche cose che contano.
Alessandro.
Nella foto sopra: il picco assoluto della mia carriera. 19 marzo 2015. Ottavo di finale di Europa League. Torino Zenit S. Pietroburgo 1 0. 90’ Glik.